L’Antroposofia è un cammino di conoscenza dell’essere umano e del cosmo, “[..] essa non è altro che la profonda aspirazione umana del presente [..] ”
(R. Steiner, Antroposofia, Ed. Antroposofica, Milano O.O. 234)
Questa strada di conoscenza è stata sviluppata da Rudolf Steiner, filosofo austriaco vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento (1861-1925).
La sua opera è vastissima e coinvolge molti campi del sapere e dell’agire umano: filosofia, storia, pedagogia, pittura, scultura, architettura, musica, economia, problema sociale, scienze, agricoltura, medicina.
Assieme alla dottoressa olandese Ita Wegman ha scritto il libro: Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica (Ed. Antroposofica Milano, O.O. 27), sulla base del quale sarà sviluppata la medicina antroposofica attualmente diffusa in tutto il mondo.
Questa medicina, oltre all’uso di sostanze medicinali provenienti dai regni della natura (minerale-vegetale-animale) coltivati, raccolti e trasformati secondo precisi processi scientifico-spirituali, prevede anche l’uso dell’arte (pittura, scultura, musica, euritmia, recitazione ecc.) come mezzo terapeutico di sostegno e cura.
Più volte R. Steiner ha affermato che sempre più la medicina e l’arte dovranno collaborare per la salute dell’uomo e che l’arte stessa è destinata a divenire la medicina del futuro.
In questo contesto si inseriscono la vita di Liane Collot D’Herbois e il suo lavoro artistico-terapeutico.