Fino al Rinascimento nell’arte pittorica lo spazio non veniva sperimentato come relazione con la luce ma attraverso la prospettiva. Leonardo da Vinci, nel suo “Trattato della pittura”, il concetto di "prospettiva aerea". Per lui la "prospettiva aerea" è la relazione che vi è tra la luce e l'atmosfera terrestre (tenebra/calore) a seconda della sua densità; in questa relazione e da questo incontro nasce lo spazio.
Pertanto, creare profondità e spazio tridimensionale nella pittura vuol dire mettersi in relazione con l’azione della luce nell’atmosfera secondo un determinato punto di vista. (Leonardo da Vinci, Trattato della pittura, in particolare parte seconda - capoverso 239 "Da che nasce l'azzurro dell'aria" e capoverso 258 "Della prospettiva aerea" e parte quinta "Dell'ombra e lume, e della prospettiva"
Ne Il cenacolo la luce proveniente dalla finestra dietro al Cristo crea un grande spazio, questa luce può divenire luce interiore e irradiare attraverso la tenebra/calore trasformata nella figura del Cristo al centro del quadro.
Rembrandt ha ampliato l’esperienza di spazio nella pittura: nei suoi quadri vi è un grandissimo spazio, si può sentire che volendo si potrebbe camminare a lungo dentro di essi. Egli è legato alla terra da un grande amore, i suoi quadri sono pura e calda atmosfera di oro e terra di Siena. In questo amore per la terra vive l’anima cosciente che comincia a svilupparsi proprio verso il XVII secolo e di cui Rembrandt è il grande rappresentante. La luce è vivente e piena di calore, mentre la tenebra ha superato la pesantezza materiale ed è completamente rinnovata, risorta.
E’ visibile questa trasformazione nel quadro The Jewish Bride dove la figura maschile porta la luce nuova attraverso l’oro di cui è rivestita mentre la figura femminile porta la tenebra/calore spiritualizzata attraverso il vermiglio/scarlatto.
Leonardo Da Vinci sperimenta nella sua pittura uno spazio ancora chiuso, e in una prospettiva lineare; in Rembrandt lo spazio diviene più grande e più interiore, egli sperimenta profondamente la tenebra/calore. Tuttavia la prospettiva è ancora esterna e non vi è ancora piena coscienza di uno spazio interiore.
Liane Collot D’Herbois porta una nuova qualità di spazio, possiamo guardare attraverso di esso, è trasparente. Liane Collot penetra lo spazio attraverso le forze primordiali creatrici di luce e tenebra e così nella sua pittura vi è uno “spazio di colore”. In questa relazione tra luce e tenebra/calore completamente rinnovata viene creato lo spazio interiore, la luce del cuore, dove l’anima umana può sentirsi a casa sulla terra in una nuova dimensione di libertà e di cui l’essere umano può ora divenire cosciente.
Quando luce e tenebra si incontrano quindi nasce lo spazio tridimensionale che noi sperimentiamo nel nostro stare sulla terra. L’esperienza di questo spazio è personale e ha a che vedere con il punto di vista e la relazione che ogni individuo ha fra i suoi piedi sulla terra, gli occhi e il sole.